Lago di Pian Palù

Poco distante da Peio Fonti, partendo dal così detto Fontanino di Peio, c’è una ripida ma corta salita che, zigzagando in un fresco bosco, porta al Lago di Pian Palù. Questo bacino artificiale raccoglie le acque del Noce per scopi idroelettrici ma contestualmente offre una passeggiata ideale tra malghe e boschi attorno alla suo periplo. Raggiungerlo non è ne impegnativo ne complesso per cui anche armati di borse, borsone, zaini, cavalletti e ammennicoli fotografici vari percorrere le rive del lago non si presenta come una grande sfida. Piuttosto lo è schivare mucche e cacche di mucca! Si perché le fresche acque e i prati circostanti offrono alpeggi straordinariamente produttivi a circa 1800 m sul livello del mare.

Fortunatamente giungiamo al lago lontano dal Week End: certamente la facilità di accesso e la bella passeggiata fanno del lago un luogo gettonassimo nei fine settimana. Solo qualche pastore e una infinità di bovini movimentano la scampagnata. Sporadiche famiglie di turisti si incontrano sul sentiero.

Nonostante non sia tardissimo la luce del mattino di Luglio è già dura proiettando ombre nere come la pece e offrendo un contrasto elevato. Si potrebbe benissimo scattare senza cavalletto visto che i tempi, anche col polarizzatore, sono ben al di sopra della soglia del mosso: lo uso comunque. Usare il cavalletto aiuta a rallentare evitando la sindrome da scatto a raffica tipica del digitale; aiuta a ragionare la composizione, a prendersi tempo per pensare.

Sulla riva rocciosa massi striati di rosso attirano la mia attenzione. Le acque del luogo sono decisamente ferruginose, non fatico ad immaginare il perché viste le rocce.

La passeggiata scorre tranquilla sulla riva pianeggiante. Raggiungiamo il Noce che scroscia fragoroso immettendosi sulla sponda più a ovest. Il tempo di un ultimo scatto alla verde vallata, straordinario alpeggio, scacciando i centinaia di chili di curiosità delle mucche. Mannaggia quanto sono impiccione.