Fotografia Naturalistica Comoda

Siamo abituati a vedere professionisti di Fotografia Naturalistica seguire tracce in paesi sperduti e magnifici tanto che realizzare in casa scatti di fauna sembra quasi impossibile. Invece con un poco di pazienza qualche esca di cibo e un teleobiettivo, 300 o 400 mm minimo, si riescono a fare degli scatti ornitologici che, seppur non degni del National Geographic, risultano essere quantomeno piacevoli. Soprattutto in Inverno quando il cibo scarseggia e la proverbiale riluttanza ad avvicinarsi di questi uccelletti è vinta dalla fame. Per di più tutto questo è fonte di divertimento certo: insomma in fin dei conti stiamo cacciando immagini e tutti i nostri primordiali istinti tornano a galla. Scherzi a parte vediamo la ricetta per la caccia fotografica in giardino o dal balcone.

Le Esche

Prima di tutto le esche. In commercio si trovano piccole retine contenenti semi, grasso, arachidi e panico capaci di stuzzicare l’appetito di una vasta quantità di volatili.

Esca di Semi
Esca di Grasso

Queste esche vanno appese semplicemente ad alcune piante del proprio giardino o, come ho fatto io, sulle piante del vicino (previo consenso ovviamente). La posizione migliore è certamente quella che a qualche metro vi consente di avere una visione delle esche da un luogo riparato. Io ad esempio sono riparato sul mio terrazzino.

L’Attrezzatura

Dopo di questo non serve altro che aspettare qualche giorno in modo che gli uccelli si abituino a mangiare e poi è possibile iniziare la caccia. Ovviamente trattandosi per la maggior parte, di uccelli lunghi qualche centimetro un teleobiettivo è d’obbligo. Io ho usato il vecchio Sigma 120-400 su Nikon D300 con monopiede o treppiede (si è una vecchia attrezzatura ma scattando più a pellicola che altro non sento il bisogno di cambiare). L’unico costante nemico è la luce, che di Inverno può risultare scarsa. Soprattutto considerando che la fascia di maggiore attività dei volatili è successiva all’albeggiare e prosegue fino alle ore 10:00-10:30.

Le Prede

Armandosi di pazienza e silenzio non è difficile richiamare cince, cinciarelle, pettirossi, immancabili merli e passeri.

Una simpatica cinciarella in attesa del suo turno sulle esche di cibo.

Una cinciallegra pronta a balzare sull’esca.

L’immancabile curiosità dei Merli.

Se la luce è buona si riescono ad ottenere anche buoni scatti non dovendo eccedere con la sensibilità.

Un ochiocotto fa capolino tra i rami…….

……seguito da una tortora dal collare (fotografabile anche senza esche a dire il vero)

Se la luce è scarsa la qualità cala per via del rumore agli alti ISO. La D300 mal sopporta 3200 Iso ma per avere tempi di otturatore di sicurezza ho dovuto lavorare in quell’intervallo portando comunque a casa qualche risultato.

Pettirosso

Un’altra cinciarella saltella tra i rami.

Conclusioni

In poche parole scattare fotografia naturalistica comodamente dal proprio balcone o dalla propria finestra si può, con un poco di iniziativa e pazienza si può scoprire un mondo che spesso ci sfiora senza accorgercene.