Visto che la caccia itinerante non è il miglior modo di portare a casa gli scatti, di animali non se ne vedono; mi correggo se ne vedono ma ad una distanza di anni luce, tant’è che il primo scatto della giornata è dedicato ad un insetto……..
La passeggiata con l’attrezzatura in spalla dopo un paio di ore comincia ad indolenzirmi schiena e collo, decido di fermarmi un poco in una postazione di osservazione, trovando quella “buona” già occupata da un collega non mi scoraggio e mi fermo dietro una paratia più “sgarrupata”, proprio a ridosso dell’ingresso dell’oasi. Attendo un poco e comincio a notare segni di vita, le gallinelle d’acqua nuotano avanti indietro sullo specchio d’acqua in cerca di cibo. Sono piuttosto distanti per cui mi devo accontentare di scattare “per documentare” senza pretese di portare a casa lo scatto con il più alto fattore “WOW”.
Sinceramente sono soddisfatto, non per gli scatti in se, piuttosto per l’atmosfera così rilassata tanto rilassata che quasi schianto tutta l’attrezzatura a terra, neanche la piccola incazzatura derivante dal fatto rompe la magia, un breve controllo, tutto pare a posto grazie al cielo, si ricomincia a scattare. Tutto intorno i cardellini svolazzano a destra e a manca, si sentono i richiami dei Pettirosso ma fino ad ora neanche un avvistamento al che uno di questi si piazza proprio di fronte all’obiettivo, leggermente nascosto nella vegetazione. Clack, l’otturatore scatta, ed ecco il primo Pettirosso della stagione 2013/2014 immortalato, peccato per il folto cespuglio.
Non si sa mai cosa c’è da aspettarsi in posti come questi, sul finire della mattina ecco il Martin Pescatore far capolino tra i rami alla mia sinistra. Al solito, è una mia maledizione, sempre troppo distante e per troppo poco tempo.
Il tempo è trascorso ad una velocità inimmaginabile, giunge troppo presto l’ora di rimettere l’auto in direzione Nord. Mentre mi muovo tra gli argini dell’Oglio per raggiungere l’auto, la testa piena di programmi per il mio prossimo ritorno, un Airone cenerino sfreccia sulla mia testa. Senza neppure aprire il treppiede scatto, al volo, cercando di sfruttare l’esile appoggio di una gamba. Grazie Lanca di Acqualunga, grazie per l’ultimo scatto della giornata, inaspettato e per questo ancora più apprezzato.
Complimentoni! Il martin pescatore spacca una cifra… ma i colori non sono quelli “originali”, vero?
Grazie, i colori son quelli, li ho solo un poco saturati!