Torbiere del Sebino

Un mercoledì mattino di fine Ottobre decidiamo, con mio padre, di fare una bella scampagnata alle Torbiere del Sebino, riserva naturale situata a metà strada tra i comuni di Provaglio di Iseo, Iseo e Cortefranca. Ovviamente non posso lasciare a casa la macchina fotografica e, trattandosi di una riserva naturale, perchè non provare a scattare qualche immagine naturalistica. Zaino in spalla con il Sigma 100-400 adattato alla baionetta micro quattro terzi della mia fotocamera Lumix G80. Configurazione già testata nel mio precedente articolo (consultabile Qui) con la limitazione del fuoco manuale dovuta all’adattatore K&F.

Partiamo prima dell’alba e giungiamo al parcheggio delle torbiere del Sebino che è ancora buio. Apro il cavalletto ed estraggo la Lumix G80 con il sigma 120-400 confidente di trovare molte occasioni fotografiche.

Il tempo che il buio un poco si diradi e ci troviamo già nel percorso centrale, il più panoramico e il più attrezzato; numerose postazioni per l’osservazione della fauna sono disseminate lungo questo sentiero. Il meteo dovrebbe essere sereno ma appena il buio ci abbandona si alza una densa nebbia mattutina, non si vede molto ma la vita brulica tutto attorno con nutriti suoni di avifauna provenienti da lontano.

Veniamo accolti da una bassa foschia.

Proseguiamo lungo il percorso, è ancora presto e siamo soli, nessuno sta passeggiando per la riserva tranne noi. Ci fermiamo di volta in volta ad ogni appostamento ma non vediamo vita muoversi attraverso le aperture delle paratie, qualche pettirosso saltella di frasca in frasca poco lontano e si sentono i richiami delle Gallinelle d’acqua nel folto dei canneti. Alcuni uccelli saettano di canna in canna, fatico anche a capirne la specie, probabilmente Cannareccioni, figuriamoci provare a fotografarli con il fuoco manuale.

La nebbia un poco si dirada e in una pozza trovo un Germano solo soletto appoggiato sulla vegetazione galleggiante, sembra imbalsamato e non viene per niente disturbato dal mio avvicinarsi, scatto alcune immagini per documentare l’avvistamento, la luce è ancora bassa sotto le colline ad est e devo salire con la sensibilità ad ISO 2500 per portare a casa lo scatto.

Un Germano solitario attende l’arrivo del sole in una pozza della riserva.

Contrariamente alle aspettative non scatto molto, le occasioni scarseggiano ma mi godo la passeggiata con mio padre accompagnati dai suoni della natura. Si è fatto più tardi e il sole fa capolino tra le montagne, dalla zona delle Lamette arrivano dei cormorani che si posano distante. Uno di questi decide di avvicinarsi un poco e cadere a tiro del mio obiettivo, è comunque distante ma con una focale equivalente di 800 mm in formato Full Frame riesco ad avvicinarlo un poco.

Un distante Cormorano appollaiato su un ramo di una pianta morta.

Dopo questo avvistamento vedo una seria di uccelletti saltare tra i rami e le canne, non sono Cannareccioni questa volta ma sono talmente veloci che non riesco ad identificarli con la mia scarsa conoscenza dell’avifauna. Provo ad attendere un poco nascosto tra la vegetazione sperando di immortalarne uno ma sfortunatamente si mantengono molto lontani e con la messa a fuoco manuale non riesco a seguirne l’incessante movimento tra la fitta vegetazione. Sono condizioni limite anche per un autofocus evoluto.

Ormai è giunta l’ora di rientrare verso il parcheggio, lungo il sentiero, all’ombra delle canne vedo muoversi lentamente qualcosa di rosso, mi avvicino e l’animaletto si mette in una posa difensiva. Una specie aliena delle nostre zone, il Gambero della Louisiana si “erge” di fronte a me con fare aggressivo, resta immobile. Il tempo di posizionare il cavalletto e mi metto a scattare una serie di foto. Ad un certo punto il crostaceo abbassa la guardia e sgambetta via tra i rovi e le canne in direzione delle pozze di acqua.

Gambero della Louisiana.

Dopo questo strano incontro ci incamminiamo verso il parcheggio, io un poco deluso dalla scarsità di scatti in saccoccia (le aspettative erano evidentemente troppo alte) ma assolutamente rinfrancato e rilassato da una mattinata trascorsa con mio padre in mezzo alla natura.