La Quercia

Da parecchio tempo avevo in mente una foto, un enorme quercia sul limitare della ciclabile che spesso percorro a piedi o in bicicletta. E’ li da sempre, che mi guarda dall’alto del suo cappello di foglie e ogni volta che passo penso a come fotografarla. Non l’ho mai fatto, fino ad ora.

Non so perché per così tanto tempo non l’ho immortalata, forse per il timore e il rispetto che i giganti della natura incutono. Sta il fatto che mai mi ero avvicinato con una fotocamera.

Forse per il desiderio di testare la nuova fotocamera (sì, ho semi pensionato la vecchia Nikon per una nuova, ma nel 2022 vecchia, Panasonic Lumic G80 micro quattro terzi) o per riempire un caldo giorno di Agosto mi son deciso, vado e la fotografo.

In pochi secondi lo scatto era fatto, tante volte l’avevo visto e tante volte l’avevo prefigurato che non c’è stata neanche la necessità di provare l’inquadratura. Volevo uno scatto della chioma della quercia retro-illuminata dalla luce del primo mattino: un piccolo aggiustamento all’esposizione per allargare le ombre del controluce sulla maestosa ramificazione e lo scatto è fatto.

La chioma della quercia in tutta la sua maestosa grandezza.

La Lumix, nonostante sia un modello del 2016, è superiore per gamma dinamica alla mia ormai vetusta Nikon D300. Grazie a questo sono riuscito a conservare meglio il dettaglio delle foglie illuminate posteriormente dalla luce del mattino e garantire una giusta esposizione per il tronco. Il risultato finale è quello che avevo in mente da tempo e sono abbastanza soddisfatto di come sia uscita questa immagine.

Sono peraltro anche molto soddisfatto della piccola Lumix G80 col suo sensore da 16 Mpx micro quattro terzi e la sua capacità di essere customizzata in molti aspetti in modo da renderla più vicina allo stile fotografico di ognuno. Chissà mai se dopo queste prime esperienze mi verrà voglia di scriverne una recensione.