L’Estinzione dei Dinosauri

Riporto un breve articolo scritto in tempi non sospetti (1 Aprile 2013) sul vecchio blog: http://memyselfandleica.blogspot.it/. Via via penso che ripescherò vecchi articoli aggiornandoli per il nuovo sito.
Non amo le profezie catastrofiche e tanto meno sono la persona più titolata per scrivere un articolo che vuole dimostrare “l’estinzione” di una specie fotografica, io che di fatto scatto più su pellicola che su RAW.
Tuttavia in questi terribili giorni Pasquali, data l’inclemenza del tempo, mi sono messo di buon impegno aggiornandomi sul mercato fotografico contemporaneo e, complice il fatto che un caro amico voglia mollare “per ora” (secondo lui) il mondo Reflex ed esplorare quello delle Evil camera o Mirrorlesss che siano, ho maturato alcune considerazioni in merito all’attuale situazione del mercato.
La tesi è la seguente: le Reflex sono in via di estinzione. Suona cruda e ancora più cruda per i puristi che vedono nella Reflex lo sbocco alla più elevata professionalità o per tutto il pubblico consumer che vede nella Reflex l’icona della “macchina fotografica” per antonomasia, come se le altre siano, di fatto, dei surrogati “sgonfiati” di prestazioni. Per lungo tempo, in realtà, anche il sottoscritto sosteneva la medesima cosa, in parte ottenebrato dallo “status” che la Reflex rappresentava, in parte a ragione.

In effetti negli ultimi 30 anni, ed in buona parte anche rispetto alle prime Mirrorless, il primato SRL (Single Lens Reflex) è stato indiscutibile: lo specchio ribaltabile e il penta prisma hanno reso possibile vedere esattamente ciò che veniva fotografato compresa la visione della messa a fuoco senza più gli errori di parallasse imputabili a mirini galileiani esterni. Senza pensare che una reflex decente è in grado di scattare a 10 fotogrammi al secondo. Insomma la reflex è stata la regina con merito dell’ultima epoca fotografica ed un mostro di velocità.
Il digitale però, più che minare irrimediabilmente la pellicola, ha posto le basi per il ridimensionamento del fenomeno Reflex, ovviamente ci sarà per lungo tempo un mercato ma le Mirrorless più che nuove dame di corte si presentano come aspiranti al trono sgretolando e di giorno in giorno assottigliando il divario con le regine Reflex.
Si perché di fatto i nuovi oculari digitali migliorano, manco a dirlo, a vista d’occhio e oltre a mostrare il 100% del fotogramma e la messa a fuoco real-time (come le sorellone Reflex), permettono di visualizzare in real-time anche l’esposizione. Senza pensare a tutte le informazioni che possono essere sovra-impresse. In quanto a velocità di messa a fuoco le Evil sono ormai alla pari integrando oltre alla messa a fuoco a contrasto anche quella a rilevazione di fase e inoltre l’otturatore elettronico può spingersi ben oltre i 10 fps di raffica delle Reflex evolute.
Al di la di tutti questi dati tecnici, che a mio avviso sono tutto sommato secondari le Mirrorless hanno nel nome il più grande vantaggio: non hanno lo specchio. Sembra una cosa da poco ma i vantaggi sono abissali per due ragioni principalmente, una non definitiva ma la seconda decisamente importante.
Prima di tutto l’assenza dello specchio toglie tutte quelle fastidiose vibrazioni che, seppur ben ammortizzato, lo specchio genera nel ribaltarsi e riportarsi nella posizione di riposo dopo ogni scatto (ne sanno qualcosa i fanatici della macro). Secondariamente lo specchio occupa spazio tra l’ottica e il piano di ripresa; sembra una sciocchezza ma è fondamentale. Infatti oltre al vantaggio di potere utilizzare, con opportuni adattatori, tutte le ottiche con tiraggio più lungo, il vero, e a mio avviso fondamentale “plus” sta nella possibilità di realizzare ottiche compatte senza i compromessi che un tiraggio lungo impone. Insomma qualità delle lenti potenzialmente migliore e compattezza delle stesse.
Insomma a questo punto mi chiedo dove risiedano i vantaggi delle Reflex ora. Principalmente nel fatto di avere un mercato trentennale e un parco ottiche consolidato ed evoluto. Certo nessuna mirrorless ha un sensore Full-Frame (non considerando la Leica M che è Mirrorless si ma non nell’accezione moderna essendo una meravigliosa macchina a Telemetro); quanto manca e chi sarà però a calare l’asso di briscola? (NDR nel 2013 nessuno aveva ancora in commercio una mirrorless FF, poi è arrivata, manco a dirlo, Sony. In tal senso fui profetico, ma tutto andava in quella direzione).  Due nomi: Sony o Fuji! Sony ha già dimostrato che è più che in grado di mettere in un corpo compatto (RX1) un sensore full frame in grado di eguagliare mostri sacri come Nikon o Canon (con le rispettive D800 o 5D Mark III, o D4 e Eos 1D), Fuji è l’azienda più vitale attualmente, capace di sfornare concetti di sensori APS-C del tutto nuovi (X-Trans) ed in grado di insidiare per qualità la APS-C professionali dei colossi dell’immagine.
A questo punto Nikon e Canon che fanno? Nulla. Propongono due Mirrorless imbarazzanti (più Canon che Nikon) che sono poco più di compatte evolute. Del resto i due colossi sono incastrati e non possono far null’altro che arroccarsi dietro i 30 anni di dominio incontrastato Reflex. Hanno il terrore di produrre una Mirrorless decente per non autofagocitarsi quote di mercato senza accorgersi, spero accada, che ci sono aziende più dinamiche che stanno erodendo il loro mercato.
Se la politica aziendale sarà “pro Reflex” dura e pura la partita è persa in partenza e la fine del gioco sarà esattamente nel momento in cui verrà calato il famigerato asso di picche della Mirrorless FF magari corredata da un parco di ottiche di qualità e ben assortito (Zeiss o Fujinon che siano).
Certo è che se la mossa del contropiede è già in cantiere di Canon o Nikon la storia sarà diversa. Non ne sono certo ma oggi vedo invece le “grandi sorelle” in affanno sotto i colpi della concorrenza.
In conclusione, tornando su toni ironicamente profetici, il digitale ha ucciso la Reflex mica la pellicola!