Mirrorless: Prime Impresioni

Ebbene si, non ho resistito. Anche io ora possiedo una Mirrorless: complice il fatto che la mia compatta sia sostanzialmente in via di “estinzione” per obsolescenza, aggiungiamoci una straordinaria offerta che, al costo di una punta e scatta, ha permesso di accaparrarmi una Sony Alfa 5000, mi sono portato a casa una nuova macchina. Non è l’ultima release però per il prezzo mi son detto: “o questa volta, o mai piu!” E questa è stata la volta giusta, dunque!

Non appena avrò racimolato qualche scatto potrò scrivere di più, per ora mi limito, in queste righe, a snocciolare qualche prima impressione sul mondo della Mirrorless.

Se siete dei fotografi che traggono gratificazione personale nel mostrarsi dotati di tutto punto della Reflex più appariscente o del teleobiettivo più “lungo”, non pensate proprio di prenderne una. Non sarete notati e additati come “fotografi”, secondo qualsivoglia connotazione venga data a tale sostantivo. No, la piccola Sony non appaga l’ego del fotografo da posa, quella sua di posa, si intende. Non mi si fraintenda, questo è un pregio, un “carico grosso” nella mano della piccola macchinetta. Poco appariscente cade bene tra le mani, non è ne bella ne brutta, esteticamente insipida secondo me, tuttavia certamente funzionale. Abituato ad avere parecchio sotto mano (controlli, ghiere, pulsanti e interruttori) fatico un poco a navigare spesso nei sotto menu, anche se, devo ammetterlo, dopo poco ci si piglia la mano e tutto diventa più naturale. Peraltro la struttura di accesso alle numerose funzioni è parecchio razionale e senza aver letto il manuale ho potuto settare tutto agevolmente.

Le funzioni sono davvero molte, wifi nfc, applicazioni scaricabili, filtri speciali colore, post-processing direttamente in camera, app di sincronizzazione con smartphones e chi più ne ha più ne metta. Molte opzioni sono, a mio avviso, inutili e penso non le utilizzerò mai. Un rischio grosso di cotanta tecnologia è cadere nella sindrome da Playstation: giocare con le funzioni perdendo di vista la fotografia o peggio applicare filtri senza motivo giustificando solamente con la loro presenza il senso dello scatto. Ammetto di avere notevoli pregiudizi, in primis sull’HDR, utilizzato inconsapevolmente come significato ultimo di immagini povere.

Al di la di tutto, scoperto come settare tempi, diaframma, sensibilità, tipo di messa a fuoco e modalità esposimetrica ho tutto ciò che mi serve per scattare. E scattare è un piacere, la messa a fuoco è buona, rincorre solo un poco con bassa luminosità e l’esposimetro a matrice è tarato un filo sulla sottoesposizione (visto il target non professionale ci sta anche questa tendenza a favore di sicurezza sulle alte luci). Sulla stabilizzazione sospendo il giudizio poichè, sebbene consenta scatti per tempi estesi, in alcune situazioni sembra induca strane perdite di nitidezza localizzate (questo vale solo se si contano i pixel, cosa che abitualmente non faccio). Nessuno obbliga a mantenerlo attivo comunque.

Direi che sono positivamente stupito da come si gestisca bene una fotocamera così. Se le performance del sensore, come mi aspetto, saranno al pari o superiori rispetto a quelle della mia D300 allora non vedo perchè si debba continuare ad acquistare pesanti Reflex, se non per specifiche necessità. Una perfetta macchina da viaggio, sia esso sul sentiero dietro casa o sulle più recondite lande del globo.