Mirrorless Addio, forse arrivederci……

Come non avevo resistito ad acquistarla non ho resistito a tenerla. Parecchi sono i perchè di questa scelta e per tale ragione vale la pena scrivere qualche riga a riguardo. La piccola Sony Alfa 5000 è una macchina stupefacente sotto certi punti di vista (punti toccati nell’articolo sulle prime impressioni): compatta, leggera, il sensore è ottimo, soprattutto come gamma dinamica (meglio della D300), l’autofocus è buono. Insomma come evidenziato una ottima fotocamera da viaggio con mire da “prima della classe”.

Ma Forse Mi Confondo

Ciononostante al di là delle ottime immagini devo muovere delle critiche che sono state per me motivo scatenante della decisione di venderla. Prima di tutto pensavo di poter convivere con un il solo LCD per comporre il fotogramma; niente di più errato. Più di una volta mi sono trovato a desiderare la presenza di un oculare, anche digitale, per potere inquadrare meglio: vuoi per la luce e i riflessi ambientali, vuoi per abitudine il desiderio di portare al viso la camera era sempre presente. Certo è che la mia prossima mirrorless sarà per definizione priva di specchio ma non certo di viewfinder.

Ed Il Momento Era Perfetto

In secondo luogo sebbene il layout sia piuttosto razionale dopo poco tempo con la macchina si avverte che la scarsità di controlli ed accessi rapidi alle funzioni pregiudicano, soprattutto per le funzioni evolute, un approccio lineare allo scatto. Insomma ci si trova spesso a navigare in menu e sotto-menu e sotto-sotto-menu più di quanto secondo me sia lecito aspettarsi per un uso da amatore evoluto. A volte questo è frustrante e da una casa come Sony mi sarei aspettato più attenzione in merito; capisco il target non professionale della camera ma molto spesso mi sono trovato a pensare che il layout sia indirizzato più ad utenti da “point and shoot” che ad amanti della fotografia. Che senso ha un sensore così brillante per performance castrato da un layout che alla lunga pregiudica il piacere di fotografare con controlli manuali? Solo marginalmente la programmazione di alcuni tasti migliora la praticità di utilizzo. La cosa che ancora di più infastidisce è che gli stessi problemi sono riscontrabili anche sulle sorelle maggiori che, fortunatamente, almeno hanno un oculare elettronico. Temo che per Sony solo le versioni pro tipo a7 o a7II ereditino un layout quantomeno ragionevole per un utilizzo evoluto della fotocamera.

Figure Di Cartone_2

Insomma per queste ragioni e aggiungiamo il frivolo fatto che esteticamente a mio avviso è insipida e alla lunga diviene “insipida tendente all’orrido” ho deciso di venderla. Ora con più attenzione valuterò sul mercato contendenti che possano offrirmi le medesime performance in un pacchetto competitivo anche dal punto di vista dei controlli. Davvero spiace perchè la serie alfa di Sony è formidabile in termini di qualità di immagine: siamo ben oltre il minimo sindacale (a patto di usare ottiche decenti ovviamente), tanto da rendere superfluo l’utilizzo di Reflex (in tutti i campi tranne forse sport e fauna).

Altrove

Concludendo ritengo il concetto Mirrorless premiante e assolutamente desiderabile soprattutto in termini di peso/prestazioni rispetto alla canonica Reflex. Tuttavia l’interpretazione Sony in fascia media, pur comprendendo il tratto consumer con cui è stato costruito il progetto, non è ottimale dal punto di vista del layout rendendo poco sfruttabile la grande, grandissima potenzialità del sistema per via di una interfaccia comandi troppo limitata per un uso più esigente.