Stanco di appostarmi per scattare a Pettirossi, Cinciarelle e altri piccoli volatili mi sono concesso una caccia itinerante. Sapendo benissimo che non è il miglior modo per fotografare avifauna ne tantomeno altri animali selvatici di campagna. Ed infatti la caccia non è stata proficua, molti gli avvistamenti ma gli animali si sono tenuti a debita distanza non consentendomi di ottenere scatti puliti come quelli d’appostamento.
Molti gli storni, probabilmente stanziali, visto l’inverno particolarmente caldo. Un tempo questi volatili erano avvistatili in gran numero solo nel periodo della migrazione verso le regioni meridionali più calde. Invece ne ho osservati a decine raggrupparsi e volare in gruppo per poi tuffarsi in una pozza d’acqua stranamente non gelata.
Storni al bagno in una pozza.
Storni raggruppati in volo.
Un altro piccolo gruppo di storni appollaiati a godersi il sole invernale.
Passeggiando nell’aria frizzante della domenica mattina, godendomi un piacevole sole, proprio vicino ad una cascina con allevamento di buoi, una decina di Aironi Guardabuoi passeggiavano in un campo appena concimato. Ho provato ad avvicinarmi ma senza alcun riparo era impossibile ridurre la distanza al di sotto della ventina di metri. Quei maledetti aironi scappavano immediatamente appena accorciavo la distanza nel loro circolo di allarme.
Aironi Guardabuoi in volo. Troppo distanti per essere fotografati in modo decente.
Per la distanza estrema e la difficoltà nell’essere avvicinati in campo aperto mi sono semplicemente goduto la scena di questi candidi volatili passeggiare ben distanti volando qua e la in cerca di cibo.
Scarpinare per la pianura della Franciacorta ha letteralmente bruciato in un soffio le ore a disposizione per la mia caccia itinerante. E’ tempo di rientrare al “campo base” quando sulla via del rientro un cinguettio di passeri mi sorprende alla mia destra, impugno la macchina fotografica e scatto, un ultima volta per questa rilassante ma non proficua caccia.
Passero Italico.